Un blog in cui scrivo le mie mini recensioni: 200 parole per ogni film, 100 per quelli che mi sono piaciuti poco (o niente).
venerdì 9 agosto 2013
Midnight in Paris
Parigi, giorni nostri. Lunga sequenza iniziale di Parigi di giorno, Parigi di notte, Parigi col sole, Parigi con la pioggia. Poi di nuovo il sole.
Inizia il film (quasi non ci speravo più).
Una giovane coppia americana è in vacanza coi di lei genitori a Parigi. Lui, Gil, scrive sceneggiature, ama Parigi e ha nostalgia della Parigi anni ’20 che lui immagina esserne il miglior periodo, con la sua generazione perduta. Inez fa la turista americana a Parigi.
Come tutte le coppie hanno qualche battibecco, ma si amano.
Scorci di Parigi sullo sfondo.
I genitori di lei sono i peggiori futuri suoceri che si possano immaginare: lui bachettone, lei pettegola.
Ristoranti di Parigi.
Gil sta scrivendo il libro con cui spera di cambiare la sua vita. Inez fa la turista e si accompagna a una coppia di amici pallosissimi.
Montmarte sullo sfondo.
Una sera dopo cena, stanco della compagnia, Gil se ne va solitario per le romantiche vie di Parigi, fino a perdersi. Arriverà a soccorrerlo un’allegra compagnia vintage: il preoccupato Francis Scott Fitzgerald e folle signora, lo scorbutico Ernest Hemingway, il visionario Dalì, la materna Gertrude Stein, l’incazzoso Pablo Picasso. L’incontro d’altri tempi saprà riportarlo alla realtà del suo tempo?
Romantica Parigi: ***
Humor: **
I sorrisi che mi hanno fatto innamorare di Rachel McAdams: *
Indicato per: inguaribili romantici innamorati di Parigi, e chi ha già visitato Parigi e vuol raccontare agli amici che ha visto questo e anche quello (durante il film).
Consigliato da ionehovistocose: ma anche sì.
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