sabato 26 novembre 2011

Sherlock Holmes (by Guy Ritchie)


Londra, fine dell'Ottocento. La Capitale dell'Impero Britannico è nel pieno di una tumultosa Rivoluzione Industriale, con tanto di Tower Brdge in costruzione. Sherlock Holmes è un poliedrico genio istintivo con conoscenze onniscenti, in perenne e precario equilibrio tra il raziocinio e il turbamento per il mondo dell'occulto. Il suo fido amico Dottor Watson è l'anima solida che lo tiene ancorato al mondo reale.  Il dinamico duo cattura e consegna alla giustizia e alla forca Lord Blackwood, un assassino dalle preoccupanti somiglianze e aspirazioni naziste, che promette di resuscitare dai morti per vendicarsi e dominare il mondo. Questi riesce nel primo intento - il film sarebbe altrimenti terminato dopo 10 minuti - e persegue il secondo per tutto il tempo, contrastato con alterne fortune dalla coppia più bella del mondo investigativo.
 A rompere l'incanto e il ritmo della virile amicizia, ci si mettono le donne: l'ambigua e sensuale donna amata da Holmes e l'eterea ma ancor più decisa fidanzata di Watson, che metteranno in pericolo anche gli esiti dello scontro con il Malvagio Di Turno. E quando lo scontro più aspro sembra volgere a favore degli Eroi, un Malvagio Ancora Più Malvagio si profila all'orizzonte, in tempo per l'inevitabile sequel, rassegnatevi.

Adrenalina: ***
Divertimento: ***

Indicato per: steampunker e nostalgici dei bei tempi andati

domenica 13 novembre 2011

Appaloosa


Far west, nella piccola e ridente cittadina di Appaloosa, il solito cattivone di turno uccide lo sceriffo e i suoi vice, e instaura un clime di terrore sulla piccola e ridente cittadina. I cittadini sdegnati e impauriti ingaggiano un Duro pistolero e un efficace fucilero, suo fido scudiero, per rimpiazzare sceriffo e vice, e far tornare la pace e l'armonia nella piccola e ridente cittadina. Già qui cominciano gli sbadigli, chi ha visto un qualsiasi film sul far west si domanda come andrà a finire, ben sapendo la risposta.
A scombinare le carte arriva in città una giovane vedova dalla gonna facile, che sconvolge il Duro fino a farlo innamorare e sposare.
Intanto, il Duro e il suo vice riescono a incastrare il Cattivone, e farlo condannare alla forca, e però questi riesce a scappare, e a farsi graziare.
Il film potrebbe finire qui: con la morale “non sempre le cose nella vita vanno come vorresti, e come sarebbe giusto che fosse” (ho indovinato i tempi dei verbi?), purtroppo invece continua per ancora molti troppi minuti e lo spettatore stramazza al suolo nella polvere della main street colpito a morte dalla noia.


Avventura: *
Western: **

Indicato per: persone con problemi da dipendenza da film western

mercoledì 9 novembre 2011

Bandidas


Nel Messico dei primi del '900, una contadina e una riccona, perdono famigli e terreni per colpa di un malvagio banchiere statunitense, determinato a rubare le proprietà del popolo peone per farci passare (indovinate un po'!?!?) la ferrovia. Purtroppo per lui, si tratta delle bellissime figlie non riconosciute di Zorro, abilissime a cavallo e con le armi. Queste si vendicano rapinandogli la banca appena rubata e, dopo iniziali dissapori, utili per giustificare una scena di wrestling femminile, si alleano. Vanno dall'Ispettore Callaghan del Far West, che addestra le ladre come fossero a Ufficiale e gentiluomo. Finito l'addestramento, rapinano banche come fossero caramelle a un bambino. Per contrastarle il cattivone ingaggia un ispettore di polizia, lo Sherlock Holmes più imbranato delle Americhe. La scelta si rivela utile per giustificare una scena – un terzo grado hot - con le nostre nei succinti abitini a balconcino da Moulin Rouge. L'ispettore capisce che fa bene a passare dalla parte delle disinibite vendicative messicane, aiutandole nelle successive rapine alle banche.
Da lì in poi rapine, cavalli sui tetti, esplosioni, rapina alla banca super protetta che neanche mission impossible, arresto, ribellione del popolo peone, fuga in treno (e con cosa sennò!?!?!), fino all'inevitabile finale, il regolamento dei conti western.

Avventura: *
Divertimento: **
Bellezze: ***

Indicato per: gente stravaccata sul divano

domenica 6 novembre 2011

I guardiani del destino


In una New York fredda e grigia dei giorni nostri, un giovane politico acclamato rampante, è in corsa per un posto al Senato. Lo perde  per aver mostrato le terga al college (americani bachettoni, da noi sarebbe Presidente!). Perso il culo, salva la faccia grazie all’incontro con una fanciulla misteriosa, la Donna del Destino, che gli ispira il discorso che lo rimette in corsa per le elezioni successive. Il destino è però loro avverso e divide le loro strade. Non bastasse, alcuni grigi e misteriosi cattivoni (che tanto cattivi non sono) vestiti come agenti del FBI anni ’50 fanno di tutto per tenerli separati, perché si rispetti un misterioso Piano - contenuto in apposite moleskine - di cui sono aggiustatori. Il nostro eroe li scopre, e scopre il loro piano, e per tutto il resto del film combatte, scappa e corre da una parte all’altra della città all’inseguimento della gonnella della sua bella. Bella che, lasciata a spasso numerose volte, medita di lasciarlo, per poi tornare sui propri passi – sulle punte. Li aiuta un custode pentito, il cappello di questi, e un vecchio trucco che consente di passare da una parte all’altra di NY, girando una maniglia dalla parte giusta.

Romanticismo: ***
Jogging: **
Fantascienza: *

Indicato per: inguaribili romantici e maratoneti

Io ne ho visto cose che voi umani...

Io ne ho... viste cose che voi umani non potreste immaginarvi
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,
E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo
Come lacrime… nella pioggia…
È tempo di morire…

È da tempo che pensavo di aprire un blog in cui scrivo le mie mini recensioni (200 parole) dei film che vedo. Sono arrivato a una certa età - spero di continuare ancora a lungo - e ne ho visto di film un discreto numero.

Per carità, non sono un cinefilo, ma se c'è una cosa che mi emoziona è quella magia che si riesce a concentrare nei pochi minuti in cui si sviluppa un film.

Per quanto scontato, questo blog si apre con il monologo finale di Blade Runner, di cui - prima o poi - farò la recensione. Trovo che in quelle poche parole sia concentrato il significato della vita umana, e anche quella del blogger. Ma di questo e tanto altro, parleremo più avanti.

Stay Tuned! ;-)