mercoledì 28 dicembre 2011

The Good Shepherd



Il filma narra la storia della CIA vista da dietro gli occhiali di uno dei suoi funzionari più bravi e carogna. L’Agenzia tutela gli interessi o presunti tali degli Stati Uniti d’America in tutti gli angoli del globo terracqueo, ed è guidata da un manipolo di valorosi e fetenti figli di buona donna puritana bianca anglo-sassone protestante. Il funzionario tipo della CIA è un  talento unico omofobo xenofobo che esce dal migliore college americano per essere ingaggiato prima dalla Skull and Bones, la più famosa società segreta del Mondo, e poi dalla CIA, la più famosa agenzia segreta di spionaggio del Mondo (gli americani non sono secondi a nessuno). Una volta assunto, combatte i nazisti senza sporcarsi le mani, si macchia di crimini inconfessabili, sposa la sorella del suo migliore amico (sì, anche questo è un crimine), molla l’unica donna che (chissà perché) lo ama, prende le peggiori batoste dal terribile nemico sovietico e decide i destini del mondo ballando e bevendo drink al party annuale che si tiene in un’isola (ma guarda un po’) segreta.  Per tanto valoroso lavoro è premiato con promozione e ufficio nuovo. Se la noia non vi ha ancora ucciso alla fine del film, lo farà un agente segreto: ormai sapete troppe cose.

Storia moderna: *
Noia mortale: ***

Indicato per: malati di americanismo e innamorati senza speranza di Angelina Jolie